martedì 5 maggio 2015

Recensione: La Contessa Nera di Rebecca Johns


Titolo: La Contessa Nera
Autore: Rebecca Jones
Pag. 323
Casa Editrice: Garzanti
Genere: Gotico
Prezzo Cartaceo: € 18,60  € 15,81
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Sinossi:

Ungheria, 1611. L’alba illumina l’imponente castello di Csejthe. Nella torre più alta, una donna completamente vestita di nero è sveglia da ore. Il suo sguardo austero è rivolto verso una feritoia nel muro che mostra solo un piccolo squarcio di cielo. Quello squarcio di cielo è l’unica cosa che scorgerà per il resto della vita. Murata viva in quella stanza fino alla morte: così ha decretato il conte palatino. Ma la contessa Erzsébet Báthory non ha nessuna intenzione di accettare supinamente il destino che le viene imposto. Non l’ha mai fatto nella sua vita.
Fin da bambina Erzsébet è stata una ribelle, innamorata solo dei libri e delle folli corse con il suo cavallo, sorda ai severi insegnamenti della madre sulle arti femminili. Ha solo sei anni quando, nella sua dimora tra i freddi monti della Transilvania, assiste ad atti di violenza indicibili. Atti che la segnano nel profondo e che non dimenticherà mai. Neanche quando, appena adolescente, è costretta a sposare l’algido e violento Ferenc Nádasdy. Un uomo sempre lontano, più interessato alla guerra e alle scorribande che a lei. 
Erzsébet è sola, la responsabilità dei figli e dell’ordine nel castello di Sárvár è tutta sulle sue spalle. Spetta a lei gestire alleanze politiche e lotte di potere. Lotte sanguinose, piene di sotterfugi e tranelli, che fanno emergere la parte più oscura della contessa, un’anima nera. Strane voci iniziano a spargersi sul suo conto. Sparizioni di serve torturate e uccise, nobildonne svanite nel nulla. Chi è davvero la donna imprigionata tra le gelide pietre di Csejthe? È solo vittima di una cospirazione per toglierle il potere? O il male è l’unico modo per Erzsébet di sopravvivere in un mondo dominato dagli uomini?

Votazione del libro
(**** 4 stelline: Bello e Interessante)

Madre, Amante, Strega, Assassina.
A volte il male è l'unico modo per difendersi.

La mia carissima Contessa Nera...
Rimasi attratta dalla Bàthory fin da subito. Ho imparato a conoscere la sua figura in un libro di Cinzia Tani "ASSASSINE". La contessa era la prima Serial Killer della storia... io che sono attratta da queste storie e le scrivo pure... non potevo rimanere indifferente a Lei.
Nel salone di casa mia c'è un suo ritratto, acquistato a un mercatino dell'antiquariato, un regalo di San Valentino di mio marito. Lei è sempre lì che fissa me e la mia famiglia, quegli occhi duri che ti scrutano a ogni movimento, a ogni passaggio... Lei lì, con i suoi occhi indagatori. Ho letto con molta passione il libro della Johns, quasi volesse difendere la contessa, quasi volesse renderla innocente, ma sappiamo bene, o almeno chi ha letto molte sue cose, che lei è colpevole al 100% purtroppo è così, lei era pazza a tutti gli effetti.
Il fatto che il marito si sia innamorato di lei solo al momento della consapevolezza che a lei piaceva torturare le sue serve, lascia pensare... anche lui non era da meno... tanto è vero che è stato proprio lui a insegnarle varie tecniche di punizioni.
Dopo la sua morte, la contessa, ha perso il senno della ragione, cominciando ad andare oltre... molto oltre... per non parlare del fatto che veniva preferita a donne più giovani.
Lei questo non poteva proprio sopportarlo. Mio marito mi guarda sempre con sospetto e mi chiede:" Come può piacerti un essere del genere?".
Non ha tutti i torti, se analizziamo quel che ha fatto, possiamo davvero dire che la contessa era un vero mostro, eppure io riesco a vedere la sua fragilità, il suo modo di essere ribelle, il suo modo di essere indifesa di fronte a certi eventi. Era pur sempre una donna e a quell'epoca contava poco e niente... anzi... lei troppo è riuscita a farsi rispettare.
Ma non si può perdonare il male che ha fatto per invidia, gelosia, per la crudeltà che le scorreva nelle vene. 
Consiglio vivamente questo libro per chi è appassionato della figura della contessa, per chi ama l'aspetto gotico nel romanzo, per chi vuole farsi un'idea della Bàthory.
Leggerò altri libri su di lei, perché so che ho ancora molto da imparare su di lei e sulle sue atrocità.


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